REGGIO EMILIA – E’ tempo di tornare all’essenziale. Quante volte ce lo siamo detti in questi due mesi. Se i teatri adesso sono vuoti e i palcoscenici nudi, non significa che chi ha qualcosa da dire rimanga zitto.
Se le luci in sala adesso sono spente, non vuol dire che un faro virtuale non sia acceso su giovani che hanno voglia di alzare il volume. Gli allievi dell’associazione teatrale Quinta Parete hanno tra i 14 e i 20 anni e hanno scelto di mettere la loro voce dentro le parole pronunciate in piena pandemia dalla genetista di Washington, Barbara Hugonin.
Quinta Parete esiste da dieci anni ed è attiva tra Reggio Emilia e Modena non solo con produzioni teatrali ma anche con laboratori per le scuole. “Anche per noi è un periodo di difficoltà ma cerchiamo di esserci, di tenerci in contatto, tra di noi e col nostro sito”, le parole di Enrico Lombardi, direttore di Quinta Parete.
Esprimersi e comunicare serve per cambiare le cose, un po’ come sarebbe bello succedesse dopo aver attraversato questo periodo storico. E cambiare le cose è anche aiutare la ricerca, come chiedono i ragazzi di Quinta Parete. “E’ un appello a favore della ricerca che sta mettendo in campo l’università di Modena e Reggio contro Covid-19”, ha concluso Lombardi.
Reggio Emilia Quinta Parete scuola di teatro Enrico Lombardi