SCANDIANO (Reggio Emilia) – Dalla prossima settimana sarà attivo all’ex San Lazzaro uno spazio nel quale effettuare i tamponi ai bambini più piccoli. E’ una delle misure messe in atto dall’Ausl in questa fase della pandemia. Il punto della situazione è stato fatto ieri sera dalla direttrice generale dell’azienda Cristina Marchesi ospite de “il medico e il cittadino” su Telereggio.
“Se vedete i picchi – ha detto – pian pianino nelle settimane vanno sempre più alzandosi. Dobbiamo stare molto attenti, osservare le norme di cui parliamo da mesi perché questo è davvero l’unico modo per evitare che il contagio si diffonda”. Il grafico dell’andamento della pandemia da febbraio e quello relativo alle ultime settimane sono chiari: il Covid sta rialzando la testa. Ma il contesto è diverso: in primavera i tamponi effettuati ogni giorno erano poche centinaia, oggi sono in media un migliaio perché l’attività di tracciamento dei contatti delle persone positive sta proseguendo a pieno ritmo. E si punta a potenziare la capacità di fare e processare i tamponi.
“Potenzieremo la nostra capacità di fare e processare i tamponi – ha aggiunto la Marchesi – Vogliamo arrivare a 1.500 – 1.600 test al giorno per prepararci all’autunno, quando avremo bisogno di fare diagnosi differenziate in tutte quelle sindromi simil influenzali”.
Secondo la direttrice generale dell’Ausl i protocolli predisposti dal ministero per le scuole dell’infanzia stanno funzionando, ma il vero banco di prova è rappresentato dall’avvio dell’anno scolastico. Nei confronti dei più piccoli l’azienda di sta attrezzando: “Installeremo un drive through nell’area San Lazzaro dedicato esclusivamente ai bambini più piccoli, con i pediatri. L’importante, infatti, è che ci sia personale qualificato per i più piccoli”.
Per quanto riguarda l’attività ordinaria, il 91% delle 140mila prestazioni sanitarie rimandate durante il lockdown è stato ricollocato. Slitta la riapertura di pronto soccorsi e punti nascita, gli ospedali si stanno ancora rimodulando per far fronte alla pandemia: “Abbiamo valutato – ha concluso – che c’è bisogno di potenziare ancora il cup telefonico. Abbiamo messo molte persone, ma con la ripresa dopo le vacanze abbiamo visto che siamo ancora in sofferenza”.
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