CORREGGIO (Reggio Emilia) – Il 28 maggio 2018 Carlo Cottarelli venne nominato presidente del Consiglio incaricato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, per guidare un Governo ad interim che avrebbe portato l’Italia verso nuove elezioni. Tuttavia, dopo pochi giorni, il Movimento 5 Stelle e la Lega raggiunsero un accordo e si formò un nuovo Governo, guidato da Giuseppe Conte.
Ospite ieri sera a Correggio, in un Teatro Asioli al completo, l’economista originario di Cremona ha ripercorso, con un aneddoto, le fasi che precedettero quel momento parlando anche delle voci che lo vedrebbero possibile prossimo premier: “Quando si sparse la voce che mi sarebbe potuto essere affidato l’incarico, un giornalista mi chiese un commento e io risposi dicendo che era più facile che mi chiamassero a fare il centravanti nell’Inter al posto di Icardi. Io, poi, fui chiamato e Icardi andò via dall’Inter. Non credo, però, che mi verrà proposto ancora in futuro”.
Secondo Cottarelli, il governo Draghi sarebbe al capolinea e dovrebbe terminare il suo mandato subito dopo l’estate. Una tesi illustrata in un articolo sul quotidiano La Stampa e ribadito anche alla platea dell’Asioli. “Difficile trovare un accordo per fare, ad esempio, una riforma fiscale viste le posizioni molto differenti delle forze in campo. O i partiti cambiano passo, oppure credo si andrà a elezioni in autunno”.
Intervistato dal direttore di Telereggio, Mattia Mariani, Cottarelli ha parlato anche dei fondi del Pnrr e dello scenario internazionale condizionato dalla guerra in Ucraina.
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