VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – Si terrà l’11 agosto alle ore 18.00 alla Carbonaia di Costabona la presentazione del libro “Nel cuore dei Giusti” di Stefania P. Nosnan. L’evento è organizzato dalla Famiglia Fioroni, dall’Ecomuseo delle Valli dell’Enza e del Secchia nell’ambito del progetto “Esploratori di parole”, dalla Cooperativa l’Officina e dalla Società del Maggio Costabonese. A moderare l’incontro sarà la scrittrice villaminozzese Chiara Guidarini. Il libro racconta, tra le altre, la storia di Maria Vittoria Bertolini di Costabona, vedova di Prospero Fioroni, che diede asilo a una famiglia di Ebrei tra cui il professor Lazzaro Padoa che la definì “acciaio temprato in un bagno di dolcezza”.
Ispirato a storie realmente accadute, il libro ripercorre alcune storie significative che saranno raccontate dall’autrice in uno dei luoghi di ambientazione della vicenda. Stefania P. Nosnan, classe 1970, è nata a Udine. Webdesigner e grafica. Da alcuni anni opera nell’ambito dei servizi editoriali e scrive per alcuni webmagazine nazionali. È vicepresidente dell’Associazione Scrittori FGV e presidente della Commissione Pari Opportunità del suo luogo di residenza. Ama la storia, adora i romanzi di Agatha Christie e James Patterson. “Nel cuore dei Giusti” è la sua tredicesima pubblicazione.
La trama del libro. Elisabetta Zoller è una giornalista di origini ebraiche e non vuole che il passato vada dimenticato, così decide di scrivere un articolo per raccontare la storia di alcune donne che, durante la Seconda Guerra mondiale, salvarono bambini e famiglie ebree dallo sterminio nazista. Il viaggio di Elisabetta inizia a Bruxelles, dove incontra la centenaria Année Geerts, una maestra di scuola elementare in pensione, che salvò un centinaio di bambini ebrei dall’Olocausto durante l’occupazione nazista in Belgio tra il 1940 e il 1944. Elisabetta si trova catapultata nei ricordi e immersa nel racconto della donna, che la trasporta in un mondo di dolore, stenti e terrore che hanno patito anche i nonni della giornalista. Elisabetta deve affrontare i propri demoni e cerca di capire in cosa tornare a credere.
Successivamente il viaggio continua tra le dolci colline emiliane, nel paese di Costabona, dove Elisabetta incontra i parenti di Maria Bertolini Fioroni, una maestra di scuola elementare che salvò la famiglia Padoa dall’internamento a Fossoli e la successiva deportazione ai campi di sterminio nazisti. Raccolte le struggenti testimonianze dei nipoti, prosegue per San Donato Val Comino per scrivere la bellissima storia delle “ragazze dell’anagrafe” che, con coraggio e con l’aiuto del podestà, falsificarono i documenti dei residenti ebrei del paese salvandoli dalle fucilazioni e dalle deportazioni.
Quello di Elisabetta è un viaggio nella vita di persone reali che hanno lottato contro le ideologie, il fanatismo e le persecuzioni, lasciando un’impronta tangibile nella storia e nella vita delle persone che hanno aiutato.