REGGIO EMILIA – C’è una nuova data per la manifestazione che ambienti di estrema destra, riconducibili alla “Rete dei patrioti” stanno organizzando a Reggio per fine marzo: non più sabato 29, ma domenica 30 marzo, come si legge su un volantino digitale diffuso nelle ultime ore. Nessuna sigla, nessuna indicazione sul luogo, solo un orario, le 18,00.
Si tratta della stessa tecnica di comunicazione adottata per altre due manifestazioni andate in scena di recente a Brescia e Bologna, come spiega a Tg Reggio il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, una delle voci più documentate sui movimenti neonazisti e neofascisti in Italia e che da sette anni vive sotto scorta per le minacce ricevute.
“Sono molto scaltri e subdoli perché presentano le comunicazioni solo pochi giorni o poche ore prima del termine, con modalità – uso un termine improprio – carbonaresche”, dice Berizzi a Tg Reggio.
Cgil e Anpi hanno chiesto a Prefettura e Questura di non autorizzare la manifestazione, sebbene finora non siano arrivate comunicazioni formali. Un appello che verrà accolto? “Temo che come accaduto già a Brescia e Bologna, città duramente colpite dal terrorismo neofascista degli anni di piombo, anche a Reggio la manifestazione verrà autorizzata”.
Come emerso da una serie di riscontri condotti dalla nostra redazione ad organizzare la manifestazione sarebbe la Rete dei Patrioti: “Rete dei Patrioti-Movimento nazionale, la denominazione completa, una formazione nata da una scissione di Forza Nuova“.
Uno schema, quello che dovrebbe essere messo in scena a Reggio, già collaudato: “Il pretesto è quello di organizzare iniziative contro il degrado e lo spaccio, ma in realtà poi sono manifetazioni apologetiche del fascismo con cori e slogan fascisti e razzisti”.
“Corteo neofascista con modalità subdole”: cambia la data, non la formazione. VIDEO
11 marzo 2025Il corteo che ambienti di estrema destra stanno organizzando a Reggio dovrebbe slittare dal 29 al 30 marzo. Abbiamo intervistato il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, una delle voci più documentate sui movimenti neonazisti e neofascisti in Italia e che da sette anni vive sotto scorta per le minacce ricevute