REGGIO EMILIA – Può essere divertente, emozionante. Una cosa nuova. Però no, non è un gioco e lo dimostrano le immagini che arrivano da tutt’Italia e che sono state mostrate ai ragazzi reggiani coinvolti nell’iniziativa “monopattino itinerante”. Non per spaventarli, ma per renderli consapevoli dei rischi per sé e per gli altri, nel maneggiare un mezzo di trasporto senza cautele.
La voce che richiama all’attenzione è quella dell’ispettore superiore della polizia stradale Robert Barbieri, che ha lavorato col collega della polizia locale, assistente scelto Antonio Pugliano. Il monopattino è stato “itinerante” perché il corso si è mosso, fisicamente, tra 12 scuole superiori della provincia, dal 17 maggio. Un bel tour de force per polizia stradale e polizia locale, che hanno incontrato 40 classi dalla terza alla quinta, ovvero quasi 900 ragazzi.
Agli studenti sono state fornite informazioni teoriche – dall’obbligo dell’uso del casco tra i 14 e i 18 anni ai limiti di velocità – 25 km/h sulle strade e 6 km/h nelle zone pedonali – alle sanzioni, al funzionamento della mobilità elettrica, poi tutti in pista o comunque all’aperto nelle scuole per le prove pratiche. L’iniziativa, la prima di questo tipo in Emilia Romagna, è stata organizzata in collaborazione con il ministero per l’Istruzione.
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