REGGIO EMILIA – Paolo Emilio Signorini, ex amministratore delegato e direttore generale di Iren, conclude ufficialmente la sua vicenda giudiziaria. Ieri il Gup del tribunale di Genova ha ratificato l’accordo per il patteggiamento che l’ex presidente dell’Autorità portuale aveva raggiunto lo scorso 23 settembre quando gli erano stati revocati gli arresti domiciliari.
Signorini aveva patteggiato una pena a tre anni, cinque mesi e 28 giorni, con la confisca di quasi 104 mila euro. Nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto anche l’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e l’imprenditore Aldo Spinelli, anche per loro ieri è arrivato l’ok al patteggiamento del Gup, il manager era stato l’unico a finire in carcere dove era rimasto per oltre due mesi.
“La sentenza di applicazione della pena è equiparata a una condanna con effetti ridotti – ha voluto precisare il procuratore capo di Genova, Nicola Piacente – Non si tratta di un’assoluzione e può essere prodotta in altri procedimenti penali, senza pregiudicare responsabilità civili, amministrative, tributarie o contabili”.