CORREGGIO (Reggio Emilia) – Raccontare 53 anni di storia d’Italia, tra il 1922 e il 1975 – date di nascita e di morte di Pier Paolo Pasolini – attraverso le sue opere e la sua vita. E’ “Museo Pasolini”, il nuovo spettacolo di e con Ascanio Celestini andato in scena in un teatro “Asioli” tutto esaurito.
Il pubblico viene guidato in questo ipotetico museo dedicato al grande scrittore e regista, di cui ricorre il centenario della nascita. Un viaggio attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, un autore, un lettore, un criminologo e un testimone che l’ha conosciuto. Un racconto corale del grande intellettuale italiano ripercorrendo la storia che si sviluppava attorno a lui. Una ricostruzione minuziosa che incrocia vite e destini, le tante contraddizioni, valorizzando la memoria in una puntuale ricerca storica.
“Il cammino incomincia e il viaggio è già finito”, scriveva Pasolini, e il viaggio in questo spettacolo inizia dalla fine, dal cimitero di Casarsa della Delizia, a pochi chilometri da Pordenone, paese natale della madre e dove Pasolini abitò durante l’infanzia e l’adolescenza, oggi sede del centro studi.
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