CORREGGIO (Reggio Emilia) – In un clima di profonda commozione, si sono svolti i funerali di Riccardo Bellopede, lo studente di 18 anni morto venerdì scorso investito da un furgone a Magreta, nel Modenese.
“E’ difficile credere a quello che è successo. Ogni giorno andiamo a letto convinti di rivederlo seduto all’ultimo banco”. Parole di dolore pronunciate da una compagna, a nome di tutta la classe. Il ricordo di chi ha vissuto insieme quasi 5 anni di superiori hanno accompagnato l’ultimo viaggio di Riccardo, studente del liceo “Corso”. Frammenti di vita rievocati come gesto di solidarietà nei confronti dei famigliari del diciottenne, in primo luogo del papà Luigi e della mamma Anna Maria.
“Bello”, come tutti i suoi coetanei erano soliti chiamarlo, era figlio unico. Anagraficamente era il più piccolo tra i suoi compagni che lo consideravano un po’ come un fratello minore. Presente anche nelle parole di un’insegnante lo sconcerto per la tragica, quanto innaturale, fatalità avvenuta a Magreta.
In via Fazzano, in un’area verde nei pressi dello stadio di Correggio, si è svolto il funerale. Una cerimonia semplice, com’è consuetudine per i Testimoni di Geova, movimento religioso di cui la famiglia di Riccardo fa parte. Al termine, la salma è stata accompagnata dai partecipanti al locale cimitero.
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