CORREGGIO (Reggio Emilia) – Siamo in via Ronchi, a San Prospero, nelle campagne di Correggio verso Massenzatico. Alle 18 del pomeriggio di Santo Stefano le telecamere di un’abitazione riprendono una banda di ladri, incappucciati, sotto al porticato, che provano a entrare in casa per commettere un furto. “Fortunatamente non sono riusciti ad entrare – scrive il cittadino sulla pagina Facebook Sei di Correggio in cui ha postato le foto – purtroppo alla mia vicina hanno svaligiato la casa”. Lo stesso cittadino posta altre foto che ritraggono i tre in giro per il cortile e il giardino, cercando probabilmente altri punti in cui entrare. I residenti interessati hanno poi avvertito i carabinieri che sono intervenuti per il sopralluogo.
I ladri hanno colpito anche a Mandrio nelle scorse ore. “Al varco dell’ingresso del paese a Correggio ci sono le telecamere di videsorveglianza che leggono le targhe – spiega il sindaco Fabio Testi – ma nelle zone periferiche no. Potrebbe essere la stessa banda che viene da fuori che ha già colpito in paesi limitrofi”. Il Comune dal canto suo, con il progetto presentato dall’Unione Pianura Reggiana insieme all’unione Terre d’Argine del modenese, sta cercando di implementare il sistema di videosorveglianza urbana. “Nell’affollata serata che abbiamo organizzato per parlare di sicurezza – spiega ancora Testi – c’erano circa 200-250 persone ed è tornato con forza il bisogno di implementare il controllo di vicinato. Io ho portato la questione anche in Prefettura a un comitato per l’ordine e la sicurezza, il Comune non ha altri mezzi a disposizione”.
Nei giorni scorsi anche alcuni esercizi commerciali di Correggio erano di nuovo stati presi di mira. Sulla stessa pagina Facebook un altro cittadino aveva postato le foto della porta a vetri d’ingresso del suo negozio sfondata. Per la seconda volta in una settimana, con danni ingenti. Lunedì i carabinieri di Correggio hanno arrestato e portato in carcere un 33enne pakistano che si era reso responsabile di diversi colpi in alcuni paesi della Bassa e che aveva violato diverse volte le misure cautelari.
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