REGGIO EMILIA – “Nei prossimi 7-10 giorni ci giochiamo la nostra libertà dei prossimi tre mesi”. Così il sindaco Luca Vecchi nella sua ultima diretta social assieme al commissario regionale ad acta, Sergio Venturi.
I casi ci sono ma sono meno gravi. Aumentano, è vero, e la nostra provincia si appresta oggi a superare Piacenza, diventando quella con il maggior numero di contagi. Questo, ha spiegato Venturi, anche perché il nostro territorio ha il doppio di abitanti rispetto a quello piacentino. Poi, da noi i test sono stati intensificati nelle case di riposo – luoghi delicati come dimostra il numero di decessi in alcune strutture nelle ultime giornate – e sul personale sanitario che lavora in ospedale e in corsia.
Si corre per cercare di allontanare lo spettro di questo virus cosi contagioso e veloce che impone ancora il massimo rispetto delle regole. “Da alcuni giorni a questa parte – ha aggiunto Vecchi – il numero dei ricoveri è inferiore al numero dei dimessi”. Il commissario Venturi ha poi parlato di Reggio Emilia come esempio da seguire: “Ho proposto il vostro modello perché vi ha consentito di andare nelle case protette a fare i tamponi, poi i test sierologici. State facendo esattamente quello che c’è da fare”.
Come cambierà il futuro di tutti anche in previsione dell’annunciata fase 2, delle riaperture graduali? “Pensiamo al dopo – conclude Venturi – intanto, al tessuto produttivo che è fondamentale che riprenda. E dobbiamo capire che per un po’ di tempo stare lontani, parlando e conversando da un paio di metri, diventerà la regola. Un po’ alla volta, torneremo alla normalità”.
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