REGGIO EMILIA – “Il tribunale non chiude, non può chiudere, non è pensabile, però dovremo limitare ancora gli accessi”. Parola della presidente del palazzo di giustizia Cristina Beretti. Per il tribunale di Reggio sempre in affanno le cose si complicano, e la causa è il Coronavirus. Oltre al divieto di assembramenti già in essere, fino al 14 marzo le udienze civili e penali sono state sospese, eccezion fatta per le materie di urgente trattazione, dai tso alle convalide degli arresti. Un volontario dell’associazione Nonpiusoli che fa capo a Darvoce, associazione che da sette anni gestisce lo sportello facilitatore per l’amministrazione di sostegno, è risultato positivo. Le sue condizioni sono buone e tra l’altro l’ultima volta ha prestato servizio 10 giorni fa; le persone, cinque, che quel giorno hanno avuto contatti diretti con lui non presentano alcun sintomo anche se l’Ausl si è già attivata per i controlli.
Inevitabili però i disagi. Al secondo piano sono stati chiusi lo sportello e la cancelleria della volontaria giurisdizione per la sanificazione, e la presidente ha dovuto stabilire il provvedimento dello stop temporaneo alle udienze: “Sapete in che condizioni di sottorganico versi il tribunale – dice Beretti – Vista questa situazione, già da oggi gli oltre 20 volontari Auser che abbiamo sono stati a casa. Saranno giorni difficili. Invito tutti, col cuore, a non venire se non è di stretta necessità”.
Reggio Emilia, positivo al Coronavirus un volontario che opera in Tribunale. VIDEO
Reggio Emilia Tribunale udienze contagio coronavirusCoronavirus: sale a 20 il numero di contagi tra Reggio Emilia e provincia