REGGIO EMILIA – “I recenti focolai di Covid-19 che si sono sviluppati nella nostra regione stanno impegnando le 19 professioni sanitarie dell’Ordine dei tecnici sanitari di Radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione di Modena e Reggio Emilia. I professionisti sanitari che operano nel Servizio Sanitario Regionale e anche di tutti i professionisti sanitari che svolgono attività libero professionale stanno facendo del loro meglio dal punto di vista tecnico e umano”. Sono le parole di Massimiliano Contesini, presidente dell’Ordine di Modena e Reggio Emilia.
“In un momento così delicato – ha aggiunto Contesini – è necessario proteggersi con comportamenti adeguati, ma anche adottare pensieri corretti e fondati. Davanti a un rischio nuovo, come questa epidemia, è normale provare ansia e paura per sé e per le proprie famiglie, ma vogliamo rassicurare i cittadini, perché sia i professionisti sanitari che quelli della salute stanno facendo tutto il possibile e con la massima responsabilità per risolvere il prima possibile questa situazione. Lavoriamo silenziosamente e talvolta poco visibili, ma sempre orientati ad assicurare al cittadino una relazione di cura e terapeutica adeguata”.
Contesini ha poi richiamato i cittadini “a un agire informato e responsabile per aiutare se stessi e la collettività. Per fare questo è importante attenersi a quanto conosciuto e documentabile, quindi utilizzare fonti informative ufficiali, aggiornate e accreditate. Ogni giorno, 3.300 professionisti sanitari dell’Ordine, distribuiti tra Modena e Reggio Emilia, erogano tutti i servizi ordinari legati alla prevenzione, riabilitazione, diagnostica per immagini e di laboratorio con le stesse professionalità e adottando tutte le precauzioni di sicurezza per il paziente.
La situazione Coronavirus porta a una riorganizzazione delle attività ospedaliere e sanitarie nel nostro territorio. Il primo ambito a essere colpito è quello libero professionale: a partire da domani, 9 marzo, sarà sospesa l’attività chirurgica; dal giorno successivo stop alle visite ambulatoriali e agli esami diagnostici. In entrambi i casi, tutto fermo fino al 3 aprile. Attenzione particolare anche nelle strutture ospedaliere di Reggio Emilia e provincia: in città e a Guastalla sono garantiti i ricoveri urgenti e quelli non posticipabili, sospesi invece quelli programmati. Stop anche in questo caso alle attività ambulatoriali, tranne che per coloro che presentano sintomi riconducibili a un sospetto oncologico e per chi è già in carico alla struttura.
Passando a Montecchio, sono assicurate le attività legate al punto nascite, così come le prestazioni di ricovero e ambulatoriali urgenti in campo ginecologico. Proseguono regolarmente le attività negli ospedali di Castelnovo Monti, Correggio e Scandiano, stesso discorso per le strutture territoriali. Modifiche per quanto riguarda gli screening del colon retto; le attività di consegna del kit sono sospese fino al 2 aprile, mentre tutti gli appuntamenti per eseguire lo screening mammografico sono stoppati fino al 29 marzo.