MODENA – Proprio quando credeva di aver finalmente coronato il suo sogno – venire in Italia, a studiare lingue all’Università di Modena e Reggio Emilia – il destino, e la psicosi da Coronavirus, hanno deciso di accanirsi contro Ciara Lo, la giovane arrivata da Hong Kong per un approfondimento didattico e respinta agli sportelli modenesi della banca Intesa con una scusa – “chi non parla italiano non può aprire un conto corrente” – dopo che, oltretutto, la sua situazione finanziaria era già stata peggiorata da un altro incidente.
“Quando sono arrivata a Bologna il 6 febbraio mi hanno rubato il portafogli. Ho provato ad aprire un conto bancario per mantenermi all’università ma non mi è stato permesso”, ha raccontato.
Banca Intesa si è scusata con la giovane definendo il comportamento tenuto allo sportello “non appropriato” ma la vicenda di Ciara Lo è finita addirittura sul New York Times, che l’ha definita Shunned, letteralmente scansata più ancora che discriminata. Proprio lei che, pur di venire a Modena, aveva anticipato di nove giorni il proprio volo per evitare il rischio di rimanere bloccata dalla paura che, allora, l’Italia aveva del contagio proveniente dalla Cina. Il paradosso è che adesso Ciara deve rientrare in patria con urgenza, perché il Governo e la sua università, la Hong Kong Polytechnic, ritengono l’Italia “Paese a rischio Coronavirus”: oggi la partenza.
Una cosa, però, Ciara la promette: tornerà, e per molte ragioni tra cui l’affetto dimostrato da molti modenesi nel suo momento di difficoltà.
Tra i gesti più belli quello di uno dei suoi tutor, che oltre ad occuparsi a livello formale della sua sistemazione e dei problemi sorti con la banca le ha anche prestato il denaro necessario a superare i giorni di maggiore difficoltà.