REGGIO EMILIA – La crisi dovuta all’emergenza Coronavirus rischia di affossare anche lo sport di base, quello dei bambini, dei giovani e dei dilettanti, oltre 100 mila associazioni sportive che svolgono una funzione fondamentale nel campo del sociale. “Dai giovani agli anziani e ai diversamente abili, queste società consentono a tutti di fare sport. E’ un patrimonio che non dobbiamo disperdere”, sottolinea Prandi.
C’è chi parla di quasi il 50% di associazioni sportive destinate a soffocare per l’attuale situazione. Per cercare di arginare questa ecatombe sociale, che cosa servirebbe? “Affrontare in modo univoco e tutti insieme le difficoltà a tutti i livelli, in particolare per le categorie deboli. Parlo di società, Coni, enti di promozione e sponsor”.
L’assessorato allo sport del Comune di Reggio Emilia e la Fondazione per lo sport hanno già messo in campo alcune prime misure straordinarie stanziamento di una somma di 125 mila euro: un intervento importante ma che da solo non basta. “Lo sport è la terza agenzia educativa sul territorio dopo la famiglia e la scuola, non dimentichiamolo mai”.
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