REGGIO EMILIA – Vi raccontiamo adesso di un’altra bella iniziativa di solidarietà scaturita da questo periodo d’emergenza, la storia di Simona Panisi, che ha realizzato centinaia di mascherine in tessuto, in parte regalandole in parte devolvendo un contributo al Core dove i medici la stanno ancora curando per un tumore.
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Di che stoffa è fatto un cuore? Quello di Simona è di pelle ovo e cotone; poi ha angoli ed elastici, e la forma è leggermente a fisarmonica. Simona Panisi ha 52 anni e da 13 è titolare di un negozio di tessuti in via Gorizia. Il 12 marzo è tornata dalla spesa al supermercato con in testa un’idea. “Ho visto la cassiera senza mascherina e ho pensato: ma com’è possibile? E insieme a mia sorella Katia e alla mia amica Caterina Le Rose ci siamo messe all’opera per fare qualcosa”. In cinque giorni hanno tagliato, piegato, cucito e realizzato quasi 400 mascherine lavabili in tessuto con la stoffa che c’era in negozio.
Negozio nel frattempo chiuso, visti i provvedimenti. A serranda abbassata, più della metà l’ha regalata a chi arrivava a chiederne: “Persone anziane, del quartiere, con il passaparola. Vedere i loro occhi, sentire che mi ringraziavano, è stata una sensazione molto bella che non avevo mai provato”.
Non parliamo ovviamente delle mascherine che devono indossare i sanitari, ma comunque di piccole protezioni che danno un senso di sicurezza a chi le porta.
Dopo le tante regalate, Simona ha deciso un’altra cosa ancora: di chiedere, per le successive, un contributo di tre euro a mascherina, per dare poi tutto il ricavato al Core, il centro Oncoematologico di Reggio. E’ un luogo che lei frequenta ancora ogni sei mesi: se tutto continuerà ad andare bene, tra poco potrà dire di aver vinto la sua personale battaglia, quella contro il tumore al seno che le è stato diagnosticato nel giugno 2015.
In questo momento, stante i divieti e le prescrizioni in vigore, Simona è ferma con l’attività. La sua speranza è quella di trovare un modo che le permetta di continuare a realizzare le mascherine senza andare contro le norme imposte dall’emergenza.
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