CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – “La prima cosa che farò sarà un giro sulla Pietra di Bismantova: ci andavo sempre quando ero sano, tutte le mattine, per accendere una candela per i malati, e ci voglio tornare”.
Enrico Bini, sindaco di Castelnovo Monti, ha voglia di sorridere, e lo fa tra le lacrime che non riesce a trattenere. Dopo la riscontrata positività al Coronavirus, ha trascorso 5 giorni a casa con febbre alta, poi è peggiorato e ne ha passati altri 14 ricoverato agli Infettivi del Santa Maria Nuova: “Ci sono saltato fuori perché sono stati veramente tutti eccezionali, possiamo contare su medici e infermieri dalla professionalità e dall’umanità straordinarie””.
Era in stanza con Mauro, di Reggio, dimesso qualche ora dopo di lui: “Ci sentiamo tutte le mattine. Io gli dicevo: usciamo martedì, e lui mi diceva, ‘ah ma tu sei un politico, non dici la verità'”.
Bini è all’Albergo Bismantova, una delle strutture che si è data disponibile ad accogliere malati Covid dimessi dall’ospedale ma ancora positivi e senza la possibilità di passare la quarantena in casa. Il sindaco ha preferito così per non dover costringere la moglie a stare chiusa anche lei in una stanza altre due settimane almeno.
In albergo sono sei i malati, ognuno nella propria camera: “E’ bello, sentiamo le voci degli altri”, dice. E sentire le voci, stare senza mascherina, è già sufficiente per iniziare a pensare a un futuro vissuto diversamente: “Abbiamo bisogno di più valori, di stare più vicini. Un’esperienza così ti cambia, andavo in giro a dire alla gente di stare a casa e questo virus mi è arrivato addosso. La vita ti cambia”.
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