SCANDIANO (Reggio Emilia) – L’emergenza Coronavirus sta mettendo a dura prova l’organizzazione delle strutture ospedaliera delle strutture reggiane. L’ospedale di Guastalla è entrato a regime come ospedale Covid, ma novità nelle ultime ore hanno riguardato anche Scandiano.
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L’ospedale di Guastalla è da pochi giorni a regime come ospedale Covid della nostra provincia, con 80 posti letto dedicati a pazienti positivi al virus in condizioni non critiche e 12 posti letto di terapia intensiva. I posti letto sono collocati in un’ala ospedaliera su 4 piani.
Ma la diffusione dei contagi sta comportando una riorganizzazione nei reparti anche degli altri ospedali reggiani. Al Magati di Scandiano, ad esempio, il reparto di Medicina, è stato suddiviso in due settori. Il settore denominato A è area Covid Free, vi entrano dunque pazienti considerati non a rischio coronavirus. Sempre in Medicina è stato creato un secondo settore contrassegnato dalla lettera B, riservato ai casi, per ora sospetti, di Coronavirus: si tratta che pazienti che lamentano sintomi respiratori riconducibili al Covid, per i quali è atteso l’esito del tampone. In sostanza su un lato della Medicina c’è il settore A e su un altro lato il settore B: il personale, nelle ultime ore, è stato incaricato di provvedere allo spostamento e alla ripartizione dei letti.
A Scandiano, così come a Correggio, come noto, dallo scorso 1 marzo è stato chiuso il pronto soccorso che non presenta caratteristiche logistiche e strutturali adeguate a rispondere all’emergenza dettata dall’infezione del Coronavirus.
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