BOLOGNA – Una tavola rotonda (virtuale), in Regione, per discutere di come contenere il rischio di contagio da coronavirus nelle carceri dell’Emilia Romagna. All’incontro hanno partecipato la vicepresidente con delega alle disuguaglianze, Elly Schlein, i Garanti regionale e comunali dei detenuti, i Comuni capoluogo sede di istituti penitenziari, il Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria, l’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna e il Centro giustizia minorile.
L’obiettivo primario è ridurre il sovraffollamento e individuare strutture dove accogliere, in alternativa al carcere, i detenuti privi di casa in possesso dei requisiti per accedere alle misure alternative. Per questo intervento sono a disposizione 460 mila euro: risorse straordinarie stanziate da Cassa delle Ammende, ente del ministero della Giustizia che ha destinato all’Emilia-Romagna 410mila euro, a cui si aggiungono 50mila euro resi disponibili dall’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna.
I Comuni verificheranno la disponibilità sul territorio di strutture adatte. L’Amministrazione penitenziaria aiuterà ad individuare la platea dei potenziali beneficiari: le persone con fine pena 18 mesi, con una particolare attenzione a quelli con fine pena 6 mesi, sulle cui istanze deciderà la magistratura di sorveglianza.
Al personale che lavora nelle carceri sono stati forniti i dispositivi di protezione individuale necessari.
Reggio Emilia Emilia Romagna Parma Modena Bologna carcere coronavirus covid19