REGGIO EMILIA – Passare settimane cullati dal sole su una delle coste più belle del Messico, affacciati sul mar dei Caraibi può diventare una prospettiva tutt’altro che allettante. Sta succedendo a diversi italiani rimasti bloccati sulla Riviera Maya, nello stato di Quintana Roo, in seguito all’esplosione della pandemia di Coronavirus. In prevalenza si tratta di turisti, ma c’è anche chi lavora negli hotel e nei resort della zona. E’ il caso di Francesco Ottani, musicista reggiano che da qualche anno trascorre i mesi da novembre a marzo suonando nelle strutture alberghiere e nei ristoranti più battuti. Solitamente prima di Pasqua è solito rientrare in Italia, assieme alla moglie, che è messicana, e alla figlia che oggi ha tre anni.
“Abbiamo taciuto tanto tempo perché ci rendiamo conto che tante sono le emergenze, ma qui in Messico le cose stanno peggiorando giorno dopo giorno“, con queste parole comincia l’appello lanciato su Facebook, nel quale si sottolinea come la ricerca di un volo di ritorno sia diventata un’impresa impossibile: “Ambasciata e Farnesina ci rimandano alle compagnie aeree ma puntualmente queste cancellano i voli, intascano i soldi e non rimborsano”.
Il video collettivo è stato affidato ai social nella speranza che qualcuno possa dare una mano a smuovere la situazione. “Nessuno finora ci ha ascoltato, se ci ammaliamo chi ci cura? Alcuni stanno finendo medicinali salvavita, molti stanno finendo i soldi, chiediamo solo un volo”, sono le parole scandite a più voci nel messaggio.