REGGIO EMILIA – In serata l’Ausl di Reggio è intervenuta con un comunicato in merito alla strategia portata avanti per tamponi e test, nel tentativo di contenere la pandemia da coronavirus. A Reggio, è stato ribadito in più sedi istituzionali più volte, ne vengono fatti più che altrove.
A chi viene fatto il tampone? Esclusivamente ai pazienti sintomatici
Le premesse
1) Il laboratorio di Reggio, grazie alle tecnologie disponibili, è completamente autonomo rispetto alle richieste della provincia ed è uno dei laboratori regionali in grado di eseguire e refertare il maggior numero di tamponi, fino a 700 al giorno; per fare un esempio in data 3 aprile il laboratorio di Reggio ha processato 641 tamponi, pari al 16,1% della produzione complessiva regionale a fronte di una popolazione residente che è l’11,3%.
2) dopo aver affrontato l’impatto sugli ospedali in termini di accessi al Pronto Soccorso e ricoveri, grazie al trend in riduzione della ospedalizzazione e in attuazione delle indicazioni regionali, si è attivata una politica di maggior offerta di esami sul territorio attraverso le seguenti azioni:
– apertura degli ambulatori COVID gestiti dai medici di medicina generale con possibilità di effettuare tamponi in sede
– esecuzione di tamponi ai degenti nelle strutture protette per anziani (CRA)
– attivazione dei cosiddetti drive through su prenotazione per l’esecuzione di tamponi a persone paucisintomatiche a domicilio, contatti paucisintomatici di persone positive o per controlli di negativizzazione del test
– esecuzione di tamponi a domicilio in persone e in contatti di casi positivi che hanno manifestato sintomi ma non così gravi da richiedere l’accesso al Pronto Soccorso ospedaliero.
I tamponi fatti dal 26 marzo
A fronte di oltre 9.600 tamponi effettuati :
– circa 5800 tamponi eseguiti in ospedale
– circa 700 tamponi eseguiti negli ambulatori Covid
– circa 850 tamponi eseguiti nelle residenze protette per anziani
– circa 1650 tamponi nei drive through
– circa 300 tamponi a domicilio
– il resto dei tamponi, circa 300 per la sorveglianza sanitaria degli operatori
con una percentuale di tamponi eseguiti sul territorio del 36,5%.
I positivi
I casi positivi alla data del 8.3.2020 a Reggio Emilia erano 3.367 (pari al 35% dei tamponi eseguiti) e di questi 2.277 si trovano a domicilio (67,6% dei casi positivi a fronte di una media regionale del 43,1%). Anche il dato di mortalità (decessi calcolati in percentuale sui tamponi positivi) è più basso della media regionale. I due dati depongono per una maggior quota di casi con sintomi meno gravi o lievi che sono stati sottoposti all’esecuzione del test.
Parimenti in ambito ospedaliero da fine marzo si registra un trend in riduzione del numero dei ricoveri ospedalieri e dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, pur avendo ad oggi ancora 440 pazienti ricoverati nelle sezioni e negli ospedali Covid del Presidio Ospedaliero Provinciale oltre che nella sezione Covid attivata a Villa Verde. Pur rimanendo un numero elevato si consideri che il picco della ospedalizzazione si è registrato il 26 marzo con 603 pazienti compresenti.
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