REGGIO EMILIA – In questi giorni le persone con disabilità fruitrici di servizi socio-occupazionali e costrette ormai da oltre un mese in casa per il lockdown disposto dal Governo nella lotta al contagio da Covid-19 stanno ricevendo oltre 400 pacchi regalo nell’ambito del progetto “distanti ma uniti”.
“Un piccolo pensiero per arrivare nelle vostre case, non solo con video e messaggi, ma anche con qualcosa di concreto. Qualcosa da stringere fra le mani, in un momento in cui il contatto è impossibile. Per farvi sentire che ci siamo, che vi pensiamo e che sappiamo quanto siano difficili queste giornate, quanto lo siano per tutti, ma per voi ancora di più. Un abbraccio, anche se a distanza”. Queste le parole del sindaco Luca Vecchi e dell’assessore alle Pari opportunità e Città senza barriere Annalisa Rabitti, che accompagnano i pacchi.
Il progetto rientra tra le attività di Reggio Emilia Città Senza Barriere che, su proposta di Errepiù, associazione di promozione sociale per il progresso della ricerca in applied behavior analysis, ha realizzato insieme ai gestori dei servizi socio-occupazionali. All’iniziativa collaborano anche Reggiana Calcio, Fcr a Associazione K-Lab, che hanno offerto materiali per i doni. Il valore del dono è essenzialmente simbolico, ma è un mezzo per esprimere vicinanza anche affettiva in questo momento particolare. “Un modo per dirci reciprocamente quanto ognuno pensa all’altro – riferiscono gli operatori coinvolti nell’iniziativa – quanto si desidera e si spera di continuare in tanti modi diversi a costruire azioni positive che ci facciano sentire parte di una comunità. Una collettività che ci pensa, che ci ha presenti, che conosce e supporta le fragilità di ciascuno”.
“Questo piccolo dono – precisa l’assessore Rabitti – è il contributo di tanti soggetti, ognuno dei quali in modi diversi ha reso possibile l’iniziativa. Ed è questo aspetto corale che la rende ancora più importante”.











