CASTELLARANO (Reggio Emilia) – Domani sera potrebbero tornare finalmente a casa i due reggiani in quarantena a Roma assieme al gruppo di italiani riportati a casa con un mezzo militare da Wuhan all’inizio del mese. In un video il loro messaggio a poche ore da quella che definiscono una vera liberazione.
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Una felicità che nemmeno l’immancabile e indispensabile mascherina riesce a trattenere. Dopo due settimane di isolamento scandito da analisi e provette con l’ansia del responso, i due reggiani Paolo Ghiddi di Casalgrande e Luciano Catti di Castellarano finalmente contano le ore per tornare a casa. Ultimi esami e poi, se come si pensa saranno negativi, si apriranno le porte della città militare della Cecchignola a Roma per tutti i 55 italiani. “Abbiamo terminato i prelievi – dicono – Speriamo di essere presto liberi”.
L’edificio della città militare dovrebbe essere libero dalle prossime ore e potrà essere utilizzato nuovamente dopo essere stato sanificato. Tra le ipotesi quella di ospitare i 22 italiani della Diamond Princess, la nave ferma nel porto di Yokohama, in Giappone e per i quali inizierà l’isolamento.
Intanto si trova ancora ricoverato all’Ospedale Spallanzani il luzzarese di 29 anni primo contagiato dal nuovo Coronavirus, le sue condizioni secondo i medici sono ottimali.
Un virus terribile e misterioso per il quale tutto il mondo e i vari paesi stanno cercando un vaccino definitivo, tra le misure adottate dal governo di Pechino anche una sorta di quarantena per le banconote. Tutte le banche cinesi stanno ritirando e disinfettando i contanti prima di immetterli nuovamente in circolazione. Disinfettate dovranno essere conservate e isolate in un luogo sicuro per 14 giorni, esattamente come le persone.