REGGIO EMILIA – L’isolamento sociale è l’unica arma che abbiamo per prevenire il manifestarsi di nuovi focolai. Lo ha detto ieri sera a “Il medico e il cittadino”, su Telereggio, il direttore della pneumologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, uno dei reparti centrali nella cura dei pazienti Covid.
***
“Il governo sta facendo una serie di valutazioni su riaperture graduali ed è legittimo, ma dal punto di vista sanitario siamo già in allerta perché questo potrebbe determinare un secondo picco anche in Cina, per la metà di maggio potrebbe esserci un nuovo picco”. E’ chiaro il punto di vista del dottor Nicola Facciolongo, direttore della pneumologia del Santa Maria Nuova, un reparto di 32 posti letto che nella riorganizzazione messa in atto dall’azienda Usl sono stati destinati tutti ai pazienti Covid. Persone che non riescono a respirare se non con il supporto del ventilatore collegato alla maschera sul volto. In caso di peggioramento c’è solo la terapia intensiva: “Ci siamo attrezzati per essere un argine rispetto alla terapia intensiva, sono pazienti complessi anche perché questa malattia ha comportato un coinvolgimento neurologico importante, quindi i pazienti erano agitati, con deliri, la loro gestione con le maschere era difficile”.
Medici ed infermieri hanno dovuto imparare a tempo di record le procedure di vestizione e svestizione per affrontare un virus ancora troppo poco conosciuto e che annulla le relazioni. “Quando si va nelle camere si cerca di stare qualche minuto in più, abbiamo attivato il servizio con la psicologa, abbiamo i tablet per mantenere il contatto con i familiari che i pazienti non vedono da settimane”.
Anche la pneumologia come il resto dell’ospedale in questi giorni sta rifiatando, perché è diminuito l’accesso dei pazienti al Pronto Soccorso. ‘Ma – ribadisce Nicola Facciolongo – i cittadini ci devono aiutare. E’ fondamentale mantenere queste disposizioni, se interrompiamo troppo precocemente possiamo tornare in una condizione di emergenza come quella che abbiamo passato”.
Leggi e guarda anche
Coronavirus: a Reggio Emilia e provincia 35 nuovi contagiati ma altri 17 morti
Coronavirus: in Emilia Romagna altri 83 morti, ma i guariti oggi superano i nuovi contagiati. VIDEO
Coronavirus, Poma: “Quasi 200 persone e 100 parchi controllati in 4 giorni”