SCANDIANO (Reggio Emilia) – Alle venti di questa sera scatta la chiusura, annunciata ieri dall’azienda Usl e dai sindaci interessati, dei pronto soccorso di Correggio e Scandiano. Al Magati in particolare chiude anche il punto nascite.
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“E’ un provvedimento che abbiamo deciso insieme alle autorità sanitarie per consentire un flusso di persone verso plessi ospedalieri più attrezzati del nostro, con la chiusura di Scandiano e Correggio vogliamo tranquillizzare le persone rispetto al fatto che i servizi ospedalieri continueranno”. A parlare è il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti.
Non attrezzati per la gestione dei casi sospetti di contagio da Coronavirus, che saranno indirizzati verso gli ospedali in cui sono stati predisposti i percorsi adeguati: per questo motivo azienda Usl e sindaci hanno deciso di chiudere i pronto soccorso degli ospedali di Correggio e Scandiano, fino a quando l’emergenza non sarà terminata. Al Magati la cessazione del servizio comporta la sospensione, sempre temporanea, del punto nascite, vista l’impossibilità di garantire le urgenze ostetriche, ovvero i tagli cesarei, ma non solo.
“Se io tengo aperte le urgenze nei parti, sto tenendo bloccati 5 – 6 anestesisti in un momento in cui io li devo mandare nelle rianimazioni, è una riorganizzazione che serve per ottimizzare le risorse e per tutelare i professionisti”, spiega ai nostri microfoni il direttore generale dell’Ausl Fausto Nicolini.
Sia al San Sebastiano che al Magati continueranno ad essere svolta tutte le consuete attività ambulatoriali e di degenza. “Automedica e ambulanze funzioneranno regolarmente – aggiunge Nasciuti – Saranno potenziate nelle prossime ore. Le persone dove possono rivolgersi? Reggio Emilia, al triage del Santa Maria Nuova dove a seconda delle patologie saranno indirizzati nei vari reparti”.
“Abbiamo fatto delle scelte, scelte che creeranno disagi ma la nostra priorità è la tutela della collettività e dei pazienti più a rischio2, la chiusura di Nicolini.
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