REGGIO EMILIA – Una Pasqua blindata a caccia di furbetti. Il bilancio complessivo dei controlli verrà reso noto nei prossimi giorni. Anche perché la massiccia attività di monitoraggio del territorio proseguirà in serata e anche durante tutta la giornata di Pasquetta. I trasgressori non sono mancati e non sono mancate le sanzioni. Da chi è stato fermato mentre stava raggiungendo l’abitazione di parenti con cui pranzare insieme a chi si è messo alla guida con destinazione la seconda casa in Appennino.
I controlli sono stati effettuati ai caselli autostradali, alle stazioni ferroviarie, lungo le principali vie di comunicazione. In alcuni punti sono stati attuati veri e propri posti posti di blocco, come accaduto ad esempio e come potete vedere in queste immagini lungo la Statale 63 nei pressi della Pinetina, a Vezzano sul Crostolo. Ad essere attenzionate sono state in particolare le strade di collegamento tra la città e la montagna, oltre alle zone in riva al Po e lungo l’Enza: aree, cioè, che in passato sono state scelte per gite, scampagnate o grigliate, quest’anno assolutamente vietate.
Il dispiegamento di forze messo in campo, sotto il coordinamento della Prefettura, è stato imponente. Circa 500 gli uomini impegnati su tutto il territorio provinciale. 120 le pattuglie attivate da Polizia di Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali e Guardia di Finanza, a cui vanno aggiunte 76 pattuglie di Polizia Locale, 26 delle quali nel capoluogo. Inoltre sono arrivate da fuori provincia anche Unità specializzate del Reparto Prevenzione Crimine. La Polizia Provinciale e alcune polizie locali si sono avvalse anche dei droni per sorvegliare il territorio dall’alto.
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