REGGIO EMILIA – “State a casa, rispettate le regole, la malattia non è uno scherzo”. L’appello questa volta arriva non dalle istituzioni ma da una persona che ha contratto il coronavirus. Un uomo giovane che per fortuna sta bene. Sentiamo la sua testimonianza.
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“Son 10 giorni che ho la febbre alta, sono positivo al coronavirus, sono in isolamento a casa, sto abbastanza bene, faccio fatica un po’ a respirare”.
Roberto ha 47 anni, è forte, ma è stato contagiato dal coronavirus covid 19, che non guarda in faccia nessuno. Abita in Val d’Enza è volontario e dipendente di una pubblica assistenza.
“Voglio ringraziare i volontari in prima linea, hanno paura e devono gestire situazioni difficili, vedono ogni giorno la paura in faccia ai famigliari. Spero che finito tutto in molti si avvicinino alle nostre associazioni”.
In isolamento in casa, da solo, Roberto non nasconde le difficoltà. “Ricevi i messaggi degli amici ma poi sei sempre solo tu, tu e tu e soprattutto la notte i pensieri sono tanti”.
Il messaggio che Roberto vuole trasmettere è forte e chiaro, soprattutto perché arriva da qualcuno che sta lottando contro la malattia. “Mi rivolgo ai ragazzi, anche se siete forti avete dei parenti e degli anziani, il tempo per uscire lo riavremo, adesso serve altro, serve rispetto, per se stessi e per gli altri”.
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