REGGIO EMILIA – Nel giorno in cui è giunta la conferma del primo decesso per Coronavirus avvenuto al di fuori dell’Asia – un turista cinese di 80 anni morto in Francia – sono invece confortanti le notizie che riguardano il 29enne di Luzzara ricoverato allo Spallanzani di Roma.
L’ultimo bollettino medico parla di condizioni ottime, anche se il ragazzo continua a essere ricoverato in osservazione. In clinica è arrivato anche il 17enne proveniente dalla città di Wuhan e riportato in Italia con un volo militare: le sue condizioni sono buone, ha alcune linee di febbre dicono i medici e non manifesta altra sintomatologia. Prognosi riservata per la coppia di cinesi positivi al virus, che restano in terapia intensiva e in condizioni stabili.
Intanto, passano lenti i giorni per i due reggiani Paolo Ghiddi di Casalgrande e Luciano Catti di Castellarano nel gruppo di una cinquantina di italiani in quarantena dall’inizio di febbraio nella base militare della Cecchignola. L’ultimo tampone è risultato negativo, fa sapere lo stesso Catti; mercoledì è stato anticipato il prelievo del sangue per cominciare, in caso di via libera, a preparare gli incartamenti per il rilascio. Se anche il tampone di giovedì sarà negativo, i due potranno uscire dalla base e tornare finalmente a casa.
Per le scuole di ogni ordine e grado in Emilia Romagna, la Regione ha diffuso una nuova circolare per dare indicazioni, molto attese, e definire un protocollo unico di comportamento. I dirigenti degli istituti sono ora tenuti a comunicare immediatamente al dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di riferimento l’informazione del rientro in Italia di bambini o studenti che abbiano soggiornato in Cina, ma solo se nelle località a rischio contagio. Disposta una “sorveglianza attiva”, cioè un isolamento di 14 giorni dalle aule scolastiche dal momento del rientro. Il tutto sotto il diretto controllo del personale di Ausl.
Nel caso in cui uno studente manifestasse i sintomi come la febbre, allora scatterebbe il protocollo sanitario per scongiurare il contagio. Azioni che prevedono l’esecuzione del tampone salivare, un test che poi verrebbe affidato al centro Crem di Bologna per accertare o meno il contagio.
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