REGGIO EMILIA – “Ripartire in sicurezza” è il nome scelto da Cna Reggio Emilia per il progetto che riunisce 50 aziende della provincia che hanno riconvertito l’attività per produrre dispositivi di protezione individuale come le mascherine e altri dispositivi medici come camici o guanti, ma anche prodotti di sanificazione per gli ambienti al fine di contrastare il Coronavirus. Si tratta di imprese di ogni settore, dal manifatturiero alla comunicazione.
Lo scopo dell”associazione di categoria è dare visibilità a chi ha avuto il coraggio di trasformarsi per offrire servizi utili alla comunità durante l’emergenza sanitaria, ma anche per aiutare le aziende nelle procedure per ottenere i crediti d’imposta e altre informazioni per il nuovo business. “Intendiamo andare incontro alle esigenze di messa in sicurezza per accelerare la ripartenza delle imprese – spiega il presidente di Cna reggiana, Giorgio Lugli – mettendo a disposizione dei nostri soci un ‘polo sanitario’ a cui attingere per ridurre i tempi di ricerca e avere la certezza di trovare partner affidabili all’interno della nostra rete di aziende”.
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