REGGIO EMILIA – Il Cavaliere del lavoro Luigi Ranellucci aveva 85 anni. E’ morto venerdì sera in ospedale a Scandiano, dove era ricoverato dopo aver contratto il coronavirus. Era un volto noto soprattutto per chi frequentava la Prefettura, dove aveva lavorato per 46 anni prima di andare in pensione. Originario di Campobasso, da subito conquistò la stima dei colleghi. Lascia una famiglia molto unita: la moglie Caterina, i figli Monica (stimato avvocato del nostro foro) e Massimiliano (giornalista della redazione di Teletricolore) e i nipoti Matteo e Martina. I funerali saranno celebrati in forma privata nel rispetto dei decreti vigenti.
Alla famiglia Ranellucci le condoglianze della redazione di Telereggio e Reggionline
Pubblichiamo il ricordo che il collega Massimiliano ha affidato a Facebook
E così alla fine ci hai fatto un bello scherzo papà. Te ne sei andato in una sera di aprile, da solo, in un letto d’ospedale. Pochi giorni fa l’ultimo accenno di sorriso e un saluto col braccio mosso a fatica. Una videochiamata regalataci dalla caposala, ormai come una di famiglia in queste settimane di angoscia. E noi, piccole facce sullo schermo di un cellulare, da tre case diverse, a dirti di farti coraggio, di provare a mangiare qualcosa, urlandoti un saluto. L’ultimo. Non potevamo saperlo. Anche le ultime carezze te le ha fatte per noi lo stesso angelo in camice, guanti e mascherina. Che brutto scherzo che ci hai fatto papà. Ho pregato tutto ciò che ho potuto, anche un amico andato da poco, di sicuro, in Paradiso. Chiedendo una grazia. Ma, ora lo so, non sono uno che attira miracoli. Il virus maledetto con te ha avuto una mira infallibile. Hai lottato e resistito per diciassette giorni, ma eri troppo stanco. Il tuo sorriso e tutta la tua vita resterà nei nostri cuori. E, sono sicuro, anche in quello dei tuoi amici, di chi ha conosciuto. Nel mio resteranno anche tante domande, le lacrime, la rabbia per una sorte che non meritavi. Ciao Luigi. Ciao papà.
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