REGGIO EMILIA – Tutti chiusi dentro le mura delle proprie abitazioni, ma tutti uniti insieme sul web. Insegnati, genitori, attori, sportivi, narratori e membri del network di Reggio Children hanno dato vita ad una “Notte dei Racconti” del tutto speciale. L’isolamento a cui il coronavirus ha costretto quasi la metà della popolazione mondiale non ha impedito ai bambini, e magari non solo a loro, di godersi una notte di storie e filastrocche raccontate sulla rete.
Un luogo d’incontro virtuale che ha visto protagonisti anche voci d’eccezzione, come quelle del sindaco di Reggio Luca Vecchi o del campione di basket Nicolò Melli. L’invito partito da Reggio Emilia, dalle scuole e dai nidi d’infanzia, da Reggio Children, è stato accolto da tutto il mondo. Alla “Notte dei Racconti” hanno partecipato narratori dalle più svariate nazioni, ognuno con la propria lingua, alcuni con storie conosciute, altri portando alla ribalta racconti tipici di quelle zone del mondo.
Sulla pagina Facebook di Reggionarra, che ha fatto da canale a questa speciale edizione 2020, le visualizzazioni complessive sono state oltre 45.000. Seicento sono coloro che hanno compilato e spedito il form che andrà a creare nei giorni prossimi la “mappa della Notte dei Racconti”, alcune centinaia gli audio di filastrocche, in ogni lingua, che il laboratorio Rodari ha ricevuto via Whatsapp, migliaia le condivisioni di post e play list.
Tra i personaggi che hanno accettato di contribuire con il loro racconto c’è stato anche Francesco Merli, medico dell’arcispedale Santa Maria Nuova, con il suo racconto “Il vaso fesso”, tratto dai Racconti del Mediterraneo. E poi il regista e attore Francesco Micheli, che ha raccontato “La fuga di Pulcinella” di Rodari, continuando simbolicamente lo spettacolo “Una storia fantastica”, dedicata a Malaguzzi e a Rodari, spettacolo andato in scena lo scorso 23 febbraio al teatro municipale Valli, il giorno prima del lockdown per il Coronavirus. Particolarmente apprezzati e “cliccati” i racconti degli insegnanti delle scuole di Reggio Emilia.
Dal Cile al Giappone, dalle Isole Faroe al Mozambico, tutto il mondo “resiste” raccontando e queste storie, nelle lingue originali, saranno disponibili anche nei giorni prossimi, grazie all’impegno di narratori, insegnanti, genitori.
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