ALBINEA (Reggio Emilia) – Il coronavirus non fermerà le celebrazioni del 75esimo anniversario dell’attacco anglo-partigiano al comando tedesco della Linea Gotica a Botteghe d’Albinea: venerdì si svolgeranno online con video da tutto il mondo e un messaggio scritto della senatrice a vita Liliana Segre.
Per l’anniversario della battaglia di villa Rossi e Villa Calvi, quest’anno sarebbero dovuti arrivare ad Albinea oltre cento parenti dei paracadutisti del ‘2nd Special Air Service’, le forze scelte britanniche che parteciparono all’attacco. Erano attese anche autorità consolari di Gran Bretagna, Russia, Spagna oltre che rappresentanti del Comune gemellato di Treptow-Berlino e tantissimi suonatori di cornamusa. Una due giorni che prevedeva tra l’altro lancio di paracadutisti sulle colline di Cà del Lupo al tramonto durante la marcia commemorativa, passaggi di aerei con fumi tricolori italiani e della ‘Union Jack’ britannica, rievocazioni storiche con divise dell’epoca, una grande festa in piazza e la presentazione dell’edizione aggiornata del libro ‘Il bracciale di sterline’. Tutto rinviato per colpa del coronavirus. Ma gli organizzatori non si sono persi d’animo e con loro gli ultimi sei partigiani ancora in vita che parteciparono all’assalto.
Venerdì mattina il sindaco di Albinea Nico Giberti e una piccolissima delegazione Anpi depositerà fiori raccolti nei campi sulla lapide di Villa Rossi che ricorda i caduti inglesi Riccomini, Guscott e Bolden. La breve cerimonia sarà trasmessa online dalle pagine facebook del Comune. Su idea del giornalista e scrittore Matteo Incerti in questi giorni state raccolte le testimonianze video e di saluti provenienti da ogni parte del mondo da parte dei figli dei veterani britannici. Non hanno voluto mancare gli ultimi sei partigiani in vita di questa azione: la staffetta Giovanna ‘Libertà’ Quadreri, Livio ‘Delinger’ Piccinini , Arnaldo ‘Macario’ Ferri da Novara, Roberto ‘Fanfulla’ Trinelli dalla Sicilia, Mercedes ‘Tundra’ Zobbi, Libero ‘Iames’ Bonini. Ieri il primo assaggio. Lee Kirkpatrick , figlio di David ‘mad piper’ Kirkpatrick , che proprio il 24 marzo di settantacinque anni fa si lanciò con il paracadute in kilt ai piedi del Cusna, ha ricordato il gesto del padre. Lo ha fatto lanciandosi, della sua abitazione di Elgin, in Scozia. Sempre rigorosamente in kilt al grido di “chi osa vince” il motto delle SAS britanniche. Un video lanciato in rete per promuovere le celebrazioni di venerdì. “Chi osa resta in casa e vince!” il nuovo motto scelto.
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