REGGIO EMILIA – Nativo di Calerno, a lungo insegnante in seminario poi parroco di Bagnolo, oggi monsignor Daniele Gianotti regge la diocesi di Crema. Già domenica scorsa i provvedimenti particolarmente restrittivi che hanno riguardato la Lombardia, avevano vietato di celebrare le messe festive con i fedeli. Tra qualche giorno probabilmente succederà la stessa cosa anche a Reggio.
Cosa significa una domenica senza Messa?
Significa certamente per le comunità una sofferenza. Naturalmente tutti noi vescovi lombardi abbiamo ricordato alla nostra comunità che viene comunque celebrata dai preti.
C’è chi ha proposto di santificare il giorno del Signore attraverso un altro sacramento: quello della Riconciliazione che non prevede l’affollamento, ma la partecipazione individuale: è una buona idea?
Certamente sì. Si può celebrare la domenica come negli altri giorni. Si può ricevere la comunione anche al di fuori della messa.
Crema è in zona gialla, vicinissima alla zona rossa quella più colpita dal coronavirus: come si vivono queste giornate da quelle parti?
Come si riesce, rispettando le indicazioni e al tempo stesso cercando di non farsi strangolare da queste cose.
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