REGGIO EMILIA – Nessun blocco alle attività lavorative e al trasporto merci nella nostra zona ma anche le aziende devono ripensare spazi e modalità del lavoro. Il dipendente che sta a casa in quarantena deve produrre il certificato medico. Primo incontro social di Unindustria Reggio.
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Serve ripensare la quotidianità negli ambienti di lavoro per il tempo che servirà, on line il primo di una serie di incontri organizzati da Unindustria Reggio per chiarire i dubbi sorti nel mondo dell’impresa dopo il decreto dell’8 marzo. Mentre si attendono le misure attuative e i dettagli sugli ammortizzatori annunciati dalla Regione Emilia Romagna, nella sede del servizio di sanità pubblica il direttore, Mauro Grossi, ne ha parlato con Alessandro Parma, responsabile Area lavoro e relazioni sindacali di Unindustria.
No agli assembramenti anche in azienda, separare le scrivanie, la formazione deve essere a distanza e se non è possibile si deve considerare la precauzionale distanza tra le persone. Le aziende si stanno organizzando per il telelavoro da casa. Mascherine, soluzioni disinfettanti per le mani, meglio pulire e disinfettare anche le superfici che si toccano con frequenza.
Quello che è sicuro è le attività lavorative e i trasporti merci proseguono come prima. Nessun blocco delle attività produttive e della circolazione delle merci da, verso e all’interno delle aree territoriali interessate. Al momento sulla strada nessun controllo. In attesa delle indicazioni che i Prefetti forniranno gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con opportuni mezzi, compreso il cedolino paga, il tesserino di identificazione aziendale, ovvero una dichiarazione del datore di lavoro che attesti l’esigenza del viaggio. Il lavoratore che resta a casa in quarantena deve produrre il certificato medico.
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