REGGIO EMILIA – Raccogliendo in anticipo l’invito del commissario regionale ad acta, Sergio Venturi, ad aumentare il numero di tamponi sul territorio regionale per andare a intercettare anche i positivi asintomatici al Covid-19, l’Ausl di Reggio Emilia si è attrezzata già da lunedì scorso per analizzare, all’interno del laboratorio di Microbiologia dell’ospedale Santa Maria Nuova, i tamponi provenienti da città e provincia. In caso di necessità, tuttavia, è prevista anche la collaborazione con gli altri territori per effettuare i test su pazienti di altre province.
In questo modo, peraltro, si è alleggerito il lavoro dei laboratori del Sant’Orsola di Bologna e del Maggiore di Parma, che così potranno accorciare le liste di attesa. Allo scopo è stata realizzata una sorta di task force che lavorerà a ritmo serrato, considerato che dalla settimana prossima dovrebbero iniziare anche i turni di notte per refertare quanti più tamponi possibili, considerando che per avere il risultato definitivo occorrono dalle 5 alle 7 ore.
I primi a essere sottoposti a prelievo del Dna saranno proprio i dipendenti del servizio sanitario regionale e gli operatori sanitari del privato convenzionato, come da nuove indicazioni dell’Oms.
Servizio Tg di Manuela Catellani
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