REGGIO EMILIA – “Non è pensabile che da un giorno all’altro si possa riaprire. Potrà essere probabilmente ottobre la riapertura di tutte le attività di commercio e servizi che noi rappresentiamo”.
La ripresa della piccola imprenditoria e della vendita al dettaglio sarà lunga e sofferta. Questa l’opinione del presidente di Confcommercio Reggio Emilia, Davide Massarini. Il mondo del commercio in particolare uscirà da questa emergenza profondamente segnato e cambiato, vista anche l’esplosione delle vendite online che rischiano di modificare completamente la filosofia del mercato.
“Questi grandi market place, che pagano le tasse fuori dal nostro Paese, hanno fatto gli affari d’oro – ha detto Massarini – In questo momento in cui mancano le risorse sul territorio, sarebbe bastato avere la medesima tassazione loro per avere qualche risorsa in più”.
Confcommercio registra nei vari settori di riferimento cali che vanno dal 40 al 90% di fatturato. Alberghiero e abbigliamento i settori che usciranno più colpiti, insieme a trasporti e ristoranti. L’alimentare, trascinato dalla grande distribuzione, sembra invece tenere anche grazie alle consegne a domicilio. Servono interventi da tutti i livelli, locali, nazionali e soprattutto comunitari per evitare il concreto rischio di una recessione dagli effetti devastanti. “L’esigenza è quella di un indennizzo che non può essere i 600 euro che sono stati dati, perché sono una cifra troppo bassa. Serve che arrivino dei contanti sui conti correnti degli imprenditori”.
Altro nemico da combattere la burocrazia, “troppo eccessiva e vecchia, secondo Massarini.
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