CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Una minipsicosi da coronavirus, totalmente ingiustificata, ha rischiato di divampare nel comune appenninico. A darne notizia è il sindaco Enrico Bini, che racconta una vicenda accaduta nelle ultime ore.
Sabato mattina una famiglia di origini cinesi e che risiede da anni nel capoluogo della montagna reggiana è rientrata dalla madrepatria, dopo aver trascorso lì il Capodanno: padre e madre, gestori di un emporio in paese, e il loro bimbo di 4 anni. La famiglia non proviene dalla provincia di Wuhan, quella in cui si è registrato il primo focolaio del contagio; aveva già iniziato il viaggio di ritorno prima del blocco dei voli. Se è rientrata via Bruxelles, significa che ha superato i doverosi controlli medici.
Eppure, in paese la preoccupazione aveva già iniziato a prendere piede, in particolare tra i genitori i cui bimbi frequentano, come il piccolo cinese, l’asilo parrocchiale “Mater Dei”. Perché? Alessandro Raniero Davoli, consigliere comunale della Lega e candidato sindaco nel maggio scorso, ha scritto sulla propria pagina Facebook di aver sentito dire che al marito della coppia cinese è stato consigliato di rimanere chiuso in casa per 14 giorni. Tutto falso, secondo Bini. Nello stesso messaggio, Davoli ha espresso preoccupazione per il fatto che la moglie possa aprire l’emporio e che il bimbo possa frequentare l’asilo.
Un comportamento, quello del consigliere leghista, che non è piaciuto al primo cittadino. “E’ brutto questo strumentalizzare sempre e comunque – dice Bini – Davoli mi ha telefonato per dirmi di questo rientro e l’ho ringraziato, ho attivato il doveroso iter, ma il messaggio successivo su Facebook ha creato preoccupazioni che non hanno senso di esistere”.
Bini ha informato del ritorno della coppia a Castelnovo Monti carabinieri, Ausl del distretto e asilo, e a sua volta ha scritto sul social network per tentare di tranquillizzare la cittadinanza. In paese vivono una cinquantina di cinesi; la coppia, per rispetto di tutti, ha fatto sapere che per qualche giorno non manderà il bimbo all’asilo. “Questa è stata una loro decisione presa con delicatezza – conclude Bini – nessuno può rifiutarsi di accoglierli”.
Reggio Emilia Castelnovo Monti Enrico Bini psicosi coronavirus cinesi castelnovo monti