REGGIO EMILIA – Nessun allarme, nessuna emergenza, nessun accesso sospetto alle strutture di pronto soccorso reggiane. Questa la situazione ad oggi nel nostro territorio rispetto al nuovo Coronavirus. Ma non vuol dire che la popolazione non sia a dir poco preoccupata. “Alla comunità reggiana dico di stare tranquilla: quello che conta in questi casi, che non sono i primi che affrontiamo, è la coordinazione tra le istituzioni, che le azioni vadano nello stesso senso. C’è coordinamento tra ministero e regioni e tra regioni e aziende, c’è un monitoraggio epidemiologico e noi siamo pronti ad affrontare gli scenari futuri”. A dirlo è Fausto Nicolini, direttore generale dell’Ausl di Reggio.
I medici preposti ci sono già: sono quelli dei servizi di epidemiologia e degli infettivi. E’ attiva, insomma, una rete di sorveglianza in Italia e capillarmente nelle regioni e nelle province che sta monitorando la situazione. Sono definite discrete le condizioni dei due turisti cinesi, marito e moglie, ricoverati a Roma perchè trovati positivi al virus. Prima di arrivare nella Capitale avevano fatto tappa a Parma. Sono invece risultati negativi i due pazienti arrivati al Sant’Orsola di Bologna con sintomi considerati sospetti. Sintomi che, lo ricordiamo, assomigliano molto a quelli dell’influenza: febbre, tosse e in alcuni casi difficoltà respiratorie.
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