REGGIO EMILIA – Più e più volte, in queste settimane di lockdown, abbiamo assistito ad azioni davvero generose da parte dei reggiani, che si sono prodigati mettendo a disposizione risorse economiche e ingegno per far fronte a questa emergenza da Coronavirus.
Una delle ultime iniziative solidali in ordine cronologico si chiama “spesa sospesa”. Dopo essere stata adottata nei quartieri Santa Croce, Gattaglio a al supermercato Gigante, da questa mattina è attiva anche nel nostro centro storico, per la precisione lungo corso Garibaldi all’altezza dell’edicola vicino all’incrocio con via Porta Brenone.
Consiste in questo: chi ha qualcosa in più – generi alimentari, prodotti per l’igiene o per la casa – li lascia a disposizione di chi non li ha, che può andare e prelevarli. Il tutto, ovviamente, rispettando le misure di distanziamento sociale.

La proposta era stata approvata dal Consiglio comunale il 6 aprile e prevedeva anche la collaborazione della grande distribuzione organizzata, per poi estenderla anche al negozio di prossimità. Il “motore” prende spunto dal tradizionale “caffè sospeso” napoletano e dà l’opportunità a chiunque di poter donare anche solo qualche centesimo, “che tuttavia diventa molto utile ragionando in termini di comunità, soprattutto se il fenomeno riuscisse a diventare virale”, ha dichiarato Paolo Burani di Immagina Reggio, primo firmatario del documento approvato in Comune.
Gli fa eco Giacomo Benassi di Più Europa: “L’intento è quello di estendere la spesa sospesa a tutte le realtà del nostro territorio come, ad esempio, i quasi 50 negozi di prossimità che hanno aderito all’iniziativa ‘la spesa a casa tua’. La spesa sospesa è già stata sperimentata con successo in tantissime città italiane, ad esempio a Napoli, Firenze, Milano, Bergamo e altre. Sappiamo che a Reggio Emilia già alcuni imprenditori e commercianti hanno attivato nel loro piccolo questa iniziativa. Chiediamo al Comune di promuovere l’estensione di questa bella iniziativa a tutto il territorio reggiano coinvolgendo tutte le realtà, grandi e piccole, che in questo momento di crisi stanno dimostrando un grande senso di responsabilità”.
I soldi raccolti saranno ovviamente rendicontati pubblicamente e saranno convogliati nel fondo di solidarietà pubblico-privata, che con la scorsa approvazione in Consiglio da parte della maggioranza, “sarà gestito per interventi a favore di famiglie, imprese e lavoratori in grande difficoltà, con la guida dei poli sociali e con il preziosissimo apporto delle associazioni di volontariato (Emporio Dora, DarVoce, Caritas e altri) che da mesi stanno svolgendo un servizio vitale”, ha specificato Burani.
In alternativa, grazie a Coldiretti e a Campagna Amica si potrà anche fare una donazione tramite bonifico su un conto corrente dedicato con cui Campagna Amica provvederà ad acquistare i prodotti di qualità degli agricoltori che saranno consegnati alle famiglie più bisognose. Al momento della donazione sarà fondamentale indicare nella causale Spesa Sospesa – nome, cognome e indirizzo comprensivo del comune di residenza e della provincia del donatore. IBAN: IT43V0200805364000030087695. Le spese sono detraibili dalle imposte sul reddito delle persone fisiche nella misura del 30% dell’importo donato, con un massimo di 30mila euro.
“Si tratta di un’azione di grande responsabilità dell’agricoltura, locale e nazionale – ha commentato il direttore di Coldiretti, Maria Cerabona – Il mondo agricolo ha sempre fatto la sua parte nei momenti di difficoltà e questa emergenza è difficile e fuori dagli schemi. È dolorosa per molte persone che vivono in uno stato di fragilità e famiglie che si sono trovate improvvisamente senza lavoro. Ringrazio sin da ora per la generosità di tutte le aziende che hanno aderito a queste iniziative e al buon cuore dei consumatori che doneranno, tutti uniti verso una rinascita del nostro paese”.
Servizio Tg di Cristiana Boni
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