BIBBIANO (Reggio Emilia) – La scuola, al via nei prossimi giorni sarà il prossimo importante banco di prova sul fronte lotta al Coronavirus. La direttrice generale dell’Ausl Cristina Marchesi, ospite oggi a un importante convegno Cia a Bibbiano, ha spiegato che cosa è stato fatto finora partendo da un dato importante: tutti gli insegnanti reggiani hanno accettato di sottoporsi al test sierologico.
“Avevamo stimato di avere 9.500 persone da testare e sono proprio 9.500 quelle che si sono iscritte al portale – ha detto – Abbiamo già effettuato oltre 6mila test, tutto il personale di Reggio ha risposto a questo test volontario”. Un segnale incoraggiante in vista dell’inizio dell’anno scolastico, primo vero e proprio banco di prova in vista dell’arrivo della stagione autunnale, quando si prevede un aumento dei ricoveri negli ospedali. Il lavoro dei tracciamento dei contatti prosegue incessante.
“L’obiettivo è quello di identificare il prima possibile un eventuale positivo – le sue parole – mettere in sorveglianza i contatti, far convivere la scuola con il confinamento”. E’ quello che è accaduto alla scuola materna parrocchiale di Arceto, dove la positività di una maestra ha comportato che i 13 bimbi di una intera sezione finissero in quarantena in attesa degli esiti dei tamponi.
In caso di nuove positività si procederà con altri isolamenti: “Questo lavoro è fatto tutto dalla sanità pubblica, il nostro servizio è impegnato nell’emergenza”. L’inizio delle scuole andrà di pari passo, ad esempio, con la riprogrammazione dell’attività ordinaria delle strutture sanitarie. La cautela resta massima: “Siamo pronti, ma non abbiamo la sfera di cristallo”, ha concluso la Marchesi.
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