REGGIO EMILIA – E’ stata una giornata di controlli sulle strade per verificare il rispetto delle norme anti Coronavirus. Carabinieri, polizia stradale e provinciale si sono concentrati in particolare sulla Ss 63.
C’è chi ha tentato di giustificarsi dicendo di essere in viaggio per andare a sottoporsi a una terapia salvavita. Una versione che non ha retto e così per l’uomo è scattata la sanzione come previsto dalle norme anti contagio. In tutto sono stati una ventina gli automobilisti sorpresi a spostarsi senza giustificato motivo, fermati durante il controllo predisposto dalle forze dell’ordine reggiane. In totale sono state fermate 200 vetture.
Durante la mattinata i posti di blocco sono stati istituiti dopo Castelnovo Monti, nel pomeriggio all’altezza della Pinetina di Vezzano. Sei gli equipaggi, con dodici uomini impegnati. In una domenica pomeriggio primaverile come questa, normalmente la statale sarebbe stata ben più trafficata. Possiamo dire che i reggiani hanno rispettato ancora una volta l’isolamento sociale.
Tra gli automobilisti in transito c’erano sanitari che dovevano cominciare o avevano finito il turno, oppure agricoltori ai quali è permesso spostarsi per lavoro. Un conducente su dieci è stato invece sanzionato. Qualcuno ha cercato di fare inversione per evitare il controllo, ma è stato raggiunto dalle forze dell’ordine e multato anche per non aver rispettato il codice della strada.
E’ andata male anche ai due residenti fuori regione, che hanno cercato di raggiungere la loro destinazione percorrendo strade, secondo loro, poco controllate. Infine, una pattuglia si è diretta verso località come Sarzano, Pecorile e San Giovanni di Querciola. In questo caso, le persone fermate erano a piedi e nei pressi delle loro abitazioni.
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