GUASTALLA (Reggio Emilia) – Proseguono i controlli sulle strade della provincia per verificare l’applicazione del recente decreto che prova ad arginare la diffusione del Coronavirus. I carabinieri hanno fermato nelle scorse ore un centinaio di persone lungo la Sp 111 a Guastalla, nei pressi del rotonda con Viadana, ma anche a Boretto.
“Tra la notte e la mattina abbiamo denunciato tre persone – ha detto il tenente colonnello Luigi Regni, comandante della compagnia di Guastalla – perché si stavano spostando per motivi non giustificati. In un caso un giovane ha tentato la fuga, è stato fermato e dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. Sei o sette persone le abbiamo rimandate indietro, perché i motivi non erano plausibili”.
Sempre i carabinieri di Guastalla nella notte hanno denunciato un 18enne residente in paese e un 24enne di Castelnovo Sotto. Fermati poco prima delle 2 in via Cisa Ligure, erano a bordo di un Doblò rubato. I due hanno provato a fuggire ma sono stati bloccati e identificati. Oltre alla denuncia per aver violato il decreto governativo, sono stati deferiti anche per furto aggravato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
A queste si sommano le denunce a carico di due pregiudicati di Guastalla (un 31enne e un 29) spostatisi a Boretto per andare a lavare la macchina e due a carico di un 60enne e un 62enne che, provenienti dal Mantovano, dovevano recarsi a Parma per comparare un autoricambio.
Motivi di lavoro, sanitari o situazioni di necessità le motivazioni accettate, da dichiarare su autocertificazione. “La gente, in generale, ha risposto bene”, ha concluso Regni. I controlli proseguiranno nelle prossime ore, anche serali e notturne, con l’ausilio di pattuglie civetta in abiti borghesi. In tema di controlli, non saranno risparmiati parchi, camminamenti e principali punti di aggregazione con il fine di evitare assembramenti.
Ieri sera i militari sono intervenuti in un parco della frazione Borzano di Albinea, invitando una decina di giovani al rispetto delle distanze. La risposta matura dei diretti interessati è stata quella di anticipare il rientro a casa rispetto all’orario programmato.
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