REGGIO EMILIA – Pasqua a Pasquetta blindate: per il rispetto delle disposizioni anti coronavirus sulla mobilità delle persone, le forze dell’ordine stanno predisponendo controlli massicci per contrastare possibile gite, in particolare verso l’Appennino. Saranno messi in campo anche due speciali droni.
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Due droni voleranno sulle aree delle colline e dell’Appennino reggiano per scovare escursionisti, ciclisti, persone che, infrangendo i divieti imposti dalle normative anti coronavirus, potrebbero organizzare gite, scampagnate, pic nic o grigliate nelle aree abitualmente più frequentate per questo genere di appuntamenti in compagnia. Ad essere posti sotto sorveglianza saranno anche i centri abitati. Il servizio avverrà nelle giornate di domenica e lunedi. Ci saranno posti di blocco messi in atto dalle forze dell’ordine lungo le principali strade di collegamento tra la città, la collina e la montagna. Ma oltre a questo tipo di controlli tradizionali, verranno adottati come detto anche i droni. Uno è quello in dotazione alla Polizia Provinciale.
“E’ quello che usiamo solitamente per le attività antibracconaggio e per monitorare eventi franosi”, spiega il comandante della Polizia Provinciale Lorenzo Ferrari.
Il secondo drone che opererà per conto della Polizia Locale dell’Unione Appennino, è di una società che si chiama Difly e sarà manovrato dal pilota professionista Marco Pesci. “Il drone consente naturalmente di monitorare dall’alto un’area molto vasta consentendo alle forze dell’ordine di intervenire laddove vengono avvistati eventuali trasgressori”.
Il drone verrà dotato di una speciale termocamera: “Useremo un drone dotato di una speciale camera in grado di avvistare persone anche all’interno della vegetazione”.
Le zone più battute saranno quelle nei pressi della Pietra di Bismantova e l’area di Vezzano sul Crostolo.
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