REGGIO EMILIA – I carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Parma hanno effettuato una decina di ispezioni nelle case di riposo per anziani in seguito alla diffusione dell’epidemia di Coronavirus tra gli ospiti.
I controlli sono scattati dopo alcune segnalazioni da parte degli operatori che lavorano nelle strutture o da parte di famigliari. Durante l’attività ispettiva gli uomini, guidati dal comandante Gianfranco Di Sario, hanno verificato le condizioni degli anziani, quelli contagiati da Covid e quelli che invece risultano sani, e in generale le condizioni igieniche, assistenziali e di idoneità delle case di riposo.
In generale non sono emerse criticità particolari, ma in alcune di queste strutture, di città e provincia, si sono rese necessari ulteriori approfondimenti che sono in corso. Approfondimenti che riguarderanno anche la casa residenza Villa Erica, in zona san Prospero Strinati a Reggio Emilia, gestita dalla Asp “Reggio Emilia città delle persone”. La nipote Flavia Pederzoli, tramite il legale Davide Ferrari, ha presentato un esposto in Procura dopo la morte della nonna di 92 anni, Rina Gennari. L’avvocato era anche l’amministratore di sostegno dell’anziana: “Non sappiamo quando e in che forma si è manifestata la sintomatologia – le sue parole – che cure sono state prestate, chi e quando ha deciso il ricovero in ospedale, soprattutto non sappiamo chi ha portato all’interno della struttura il virus visto che, da circa 20 giorni, nessuno e parenti (giustamente) aveva contatti con gli anziani al’interno di Villa Erica”.
Dalla Asp fanno sapere che non ci sono state irregolarità: “Prendiamo atto dell’esposto, precisando che non ci è stata fatta alcuna richiesta di accedere agli atti – ha spiegato il presidente Raffaele Leoni – Siamo a disposizione della magistratura e non temiamo alcuna indagine. Della presenza di due casi sospetti è stata data comunicazione ai parenti e al personale il 28 marzo scorso poi sono seguite telefonate ai famigliari. Da quel momento, sono stati richiesti ed effettuati i tamponi sugli ospiti che presentavano sintomi o a quelli che sono entrati in contatto diretto con questi ultimi. Nel caso della signora Gennari, il tampone è stato effettuato il 4 aprile scorso e l’esito ci è stato comunicato due giorni dopo, ma nel frattempo il medico ha deciso il ricovero in ospedale per un aggravamento improvviso delle condizioni dell’anziana”.
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