ROMA – Giuseppe Conte ha parlato in serata, poco dopo le 19.30, confermando il prolungamento del lockdown per Coronavirus al 3 maggio e anche la creazione di un pool di esperti per “ripensare radicalmente i modelli organizzativi e sociali del Paese”, presieduto dal manager Vittorio Colao. Il Premier, nel suo discorso, ha definito “incoraggiante” la curva dei contagi ma ha ribadito la necessità di mantenere la massima prudenza. Intanto è stata rafforzata nelle ultime ore, assieme ai sindacati, la “piattaforma degli strumenti di sicurezza che permetteranno agli italiani di tornare gradualmente al lavoro”. Via libera, intanto, alla riapertura di cartolerie, librerie, negozi di abbigliamento per bambini, ma nel rispetto delle regole di sicurezza.
Sull’Europa, il presidente del Consiglio ha spiegato: occorreranno 1.500 miliardi di euro, l’investimento più ingente della Storia in tempo di pace. In merito al Mes, lo strumento di tutela europea contro il Coronavirus, Conte lo ha definito “un primo passo, ancora insufficiente. La principale battaglia che l’Italia sta conducendo è quella per la realizzazione di un fondo per la reale condivisione dello sforzo” e ha rilanciato gli “Eurobond, che abbiano disponibilità immediata e una potenza paragonabile a quella necessaria in epoca di guerra”.
La cassa integrazione europea è, secondo il premier, un’ulteriore necessità: cento miliardi di euro disponibili subito cui si aggiungeranno i 200 miliardi per gli investimenti erogati dalla Banca Centrale Europea. “Condurremo fino alla fine la nostra battaglia”.
Sul fronte interno Conte ha poi rivolto un attacco “a Matteo Salvini e Giorgia Meloni” per aver sostenuto che il Mes sia nato nelle ultime ore: “Il Mes è nato nel 2012” ha precisato il Premier, che poi ha aggiunto: “In questa fase il Governo non può agire nelle tenebre e nella menzogna, le menzogne ci indeboliscono nella trattativa con l’Europa”. E ancora: “L’Italia non ha firmato alcuna sottoscrizione del Mes perché non ne ha bisogno, ritenendolo totalmente inadeguato all’emergenza che stiamo vivendo. Lotteremo per avere gli Eurobond: io non firmerò finché gli strumenti non saranno adeguati”.