BOLOGNA – Sono aumentati da 47 a 97 i casi positivi al Coronavirus in Emilia Romagna. Un raddoppio che comunque non ha sorpreso e l’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi. Riguardano prevalentemente Piacenza e sono quasi tutti riconducibili al focolaio lombardo.
“Abbiamo avuto i reperti di centinaia di tamponi, fatti nei giorni scorsi – ha detto Venturi – E’ una coda di casi che ci dovevamo aspettare”. Nessuno dei nuovi pazienti si è aggiunto ai 6 che erano in terapia intensiva. “Oltre la metà trascorre la malattia a casa in isolamento, senza sintomi in pratica. E’ confortante come dato. Sono casi del tutto benigni”.
Il dato è “fisiologicamente” in crescita a causa dell’alto numero di tamponi refertati – 1.033, anche sugli asintomatici – prima delle nuove disposizioni nazionali. In particolare, sono 63 i casi a Piacenza, 18 a Modena, 10 a Parma e 6 a Rimini. I nuovi casi riguardano Piacenza (35), Modena (10) e Parma (2) – tutti legati al focolaio lombardo – e Rimini (3, correlati al primo paziente riminese). Per quanto concerne Modena, dei 10 nuovi casi 7 sono riconducibili al manager di Carpi. Gli altri tre riguardano un uomo che ha ricevuto la visita del figlio arrivato dalla Lombardia e due persone sulle quali sono in corso approfondimenti epidemiologici.
Dei 97, 54 pazienti sono dunque a casa propria, 36 in reparti di malattie infettive. Anche fra le polmoniti esaminate con Tac e tampone, solo in una si è trovato il virus. “Vorrebbe dire che sono state prese molte precauzioni, ma che possiamo tirare un sospiro di sollievo”, ha aggiunto Venturi.
A quando la riapertura delle scuole? L’assessore ha rinviato la decisione alla nuova giunta che sta per insediarsi. Non c’è comunque ragione di procedere a disinfezioni straordinarie degli edifici scolastici. “Non c’è stato nessun caso nelle scuole, ci si può tornare senza nessun pericolo”.
Gian Piero Del Monte
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