REGGIO EMILIA – C’è stato un vero e proprio boom di richieste, 2 mila, nelle prime ore di apertura della finestra web sul sito del comune di Reggio (http://www.comune.re.it/buonospesacoronavirus) con anche qualche tensione davanti all’Urp. Poi il ritmo, com’era prevedibile, è rallentato: 7.500 in una decina di giorni i cittadini che hanno chiesto informazioni all’Urp o ai poli territoriali, ma poco meno di 4mila, in città, sono state le richieste finora pervenute on line per ottenere il cosiddetto “buono spesa”, voucher nella disponibilità dei Comuni da assegnare a famiglie in difficoltà nella gestione dell’emergenza Coronavirus, con priorità per i nuclei che non ricevono altri tipi di aiuto.
La distribuzione è già iniziata. Diciamo 4 mila finora perché l’amministrazione ha deciso di prorogare fino al 22 aprile la scadenza del termine per fare domanda, inizialmente previsto per domani, visto che la quota nella disponibilità del Comune capoluogo non è ancora stata esaurita. Parliamo di 908mila euro su un totale di 2 milioni e 800mila euro messi a disposizione per l’intera provincia dal Governo con ordinanza della Protezione civile.
“Per un terzo – ha spiegato il sindaco Luca Vecchi – le richieste sono di lavoratori dipendenti che hanno visto interrompere il flusso dello stipendio, per un terzo di partite Iva, per un terzo persone in cassa integrazione o già in carico ai servizi sociali”. I voucher valgono per l’acquisto di beni di prima necessità come alimentari e prodotti per l’igiene personale, e variano dai 100 ai 400 euro a famiglia a seconda dei nuclei più o meno numerosi.
Il Comune ha anche acquistato 500 pacchi alimentari destinati ad altrettante famiglie. “Arrivare oltre a 4mila famiglie non è un numero tragico, ma comunque molto serio e che documenta i due mesi difficili che la città ha
alle spalle”, ha aggiunto Vecchi.