REGGIO EMILIA – Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio alle 12 di domani, martedì 31 marzo, in ricordo delle vittime del Covid-19 in tutti i municipi d’Italia e nelle sedi delle Province a ricordo delle vittime del Covid-19. All’iniziativa – partita dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli , e subito condivisa da Upi con Michele de Pascale – aderisce anche l’Unione Province d’Italia dell’Emilia-Romagna, insieme a tutti i presidenti e i sindaci della regione. I sindaci indosseranno la fascia tricolore e si porteranno davanti ai loro Municipi.
Per il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, che osserverà il minuto di silenzio davanti al Comune di Castellarano di cui è sindaco, “questo piccolo, ma significativo gesto, dimostra che tutte le amministrazioni pubbliche sono coese e unite nella battaglia contro questa emergenza e la vicinanza delle comunità che rappresentiamo ad ogni persona, ogni famiglia che sta vivendo il dramma del lutto e della malattia. Conosciamo la tragedia di chi non può nemmeno salutare per l’ultima volta un proprio caro, di chi è senza entrate economiche, di chi vive nell’incertezza di una malattia di cui non abbiamo ancora una cura. A tutti voi, diciamo che non siete soli”.
“È un momento di grande dolore per la nostra comunità – afferma il sindaco Luca Vecchi – Ogni giorno Reggio Emilia segue attraverso i canali ufficiali le ultime notizie sul numero di contagiati e di deceduti; ma mai, neppure per un momento, dobbiamo dimenticare che dietro a quei numeri ci sono persone, famiglie, esseri umani che soffrono. In questi giorni ho cercato di significare il più possibile il sentimento di cordoglio e di partecipazione al lutto dell’Amministrazione comunale verso chi ha perso i propri cari. Con questa cerimonia lo facciamo assieme a tutti gli altri Comuni italiani, ma ci sarà anche un momento in cui potremo farlo in modo ulteriore, quando l’epidemia sarà dietro le spalle”.
“Rinnovo il mio appello a essere solidali, a continuare a essere comunità anche e soprattutto in un momento così delicato come quello attuale, nel quale per motivi sanitari è assolutamente vietato incontrarsi di persona, stringersi la mano, abbracciarsi. Esistono anche altri modi per essere vicini a chi soffre: basta una semplice telefonata, una video-chiamata per chi è attrezzato, per far sentire il proprio affetto a chi è andato incontro a un lutto così grande, acuito dal fatto che anche le cerimonie funebri in questa fase non si possono svolgere come di consueto. Per quanto possibile vorrei dire alle famiglie che in questo momento piangono i loro parenti che non sono sole: il Comune di Reggio Emilia è vicino a tutte loro”.