REGGIO EMILIA – Non ci sono soltanto i medici e gli infermieri. In prima linea in questa guerra così imprevista e subdola ci sono anche gli operatori del soccorso. I tanti militi, il più delle volte volontari, che alla guida o a bordo delle ambulanze, coordinati dal 118, si riversano sul territorio per intervenire sulle emergenze. Emergenze che in questo periodo si chiamano soprattutto Coronavirus.
Tg Reggio ha raccolto la testimonianza di Domenico Anastasi, un giovane addetto della pubblica assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra. “Stiamo vivendo tutti un periodo drammatico – ha detto – Il numero di interventi si è moltiplicato, abbiamo dovuto estendere i turni”. Anche perché la compagna di viaggio, in queste giornate, si chiama paura: “Paura di portare il virus in casa, paura per i colleghi – ha aggiunto Domenico – Il rischio infettivo c’è”.
Nonostante le difficoltà, arriva però un messaggio di fiducia: “Davvero continuiamo così, tutti uniti. Ce la faremo”. La pubblica assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra, attiva da 36 anni, conta su 200 volontari e 20 mezzi.
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