ALBINEA (Reggio Emilia) – E’ stato fermato a Borzano nel corso di controlli anti Coronavirus. Il giovane, che stava facendo jogging, ha asserito di abitare in una via lì vicino, ma con sé non aveva i documenti.
Gli agenti della polizia locale dell’unione Colline Matildiche hanno quindi chiesto conferma al comando circa la residenza menzionata dal runner, che aveva dato un nome e un cognome. Alla risposta negativa dalla centrale, vistosi smascherato il ragazzo ha iniziato a correre tra i campi facendo perdere le proprie tracce. A quel punto, gli agenti hanno chiesto ai residenti della zona se conoscevano il ragazzo, sentendosi dire che abitava in località Noce di Albinea o a Bosco di Scandiano.
Giunti sul posto, i vigili hanno continuato le ricerche del fuggiasco, arrivando al padre e allo zio. Messi davanti all’evidenza dei fatti, i due hanno detto di aver più volte ripetuto al giovane di non andare a correre, ma che tutto si era rivelato inutile. Ora, oltre a una denuncia per false generalità, il 30enne dovrà pagare una multa di 400 euro e subire un processo che, in caso di condanna, prevede una pena da 1 a 5 anni di reclusione.
I controlli della polizia locale dell’Unione proseguiranno anche nei prossimi giorni in accordo con i sindaci di Scandiano e Reggio Emilia.